Libro dei racconti

In questa sezione puoi leggere le nostre ultime 4 avventure (quest) in forma di racconto. Il Libro dei racconti è scritto dai master che hanno organizzato la quest.
L'intento è quello di permettere a chiunque si connetta di avere un riassunto della situazione di bordo, senza dover leggere tutti i rapporti che molto spesso contengono i dati ma non i punti salienti della quest.
Ovviamente all'interno del gioco, nella sezione on, si potranno leggere anche i rapporti per avere maggiori dettagli.

3.09 - JURASSIC PLANET

27-10-2017

Riferimenti

Master:
McDuff
Minimaster di supporto: T´Poovik

Rapporti:
[3.09] INSTALLAZIONE BASE GONDWANA SU MIZER I


14-06-2018

Finite la "vacanza" su Risa per l´equipaggio della Genesis. L´Ammiraglio Wrreth del Comando di Flotta ordina alla USS Genesis di recarsi su Mizer I, proprio nelle stesso sistema della missione di soccorso di poco tempo fa. Il compito dei genesiani sarà quello di supportare il personale della USS Hammond installazione di una base scientifica di studio della flora e fauna locale: insomma, dovranno fare solo da manovalanza. Le attrezzature utili per la costruzione verranno portate nel sistema dalla U.S.S. Hammondsotto la coordinazione del Comandante Harry Alan.

il Comandante Harry Alan

Dopo una giornata per la preparazione della strumentazione da sbarcare, tutti in sala tattica per un briefing. La nave è uscita dalla curvatura e dalle vetrate si è potuto osservare Mizar I e la USS Hammond già in orbita; la plancia annuncia una comunicazione in arrivo dalla Hammond che viene passata sullo schermo della sala tattica. In video c´è il Comandante Alan che dopo i saluti di rito informa l´equipaggio della Genesis che sono in orbita da un paio d´ore e mostra poi il progetto dell´avamposto da installare, installazione che gestirà personalmente.



Il Guardiamarina Shiba fa notare che l´area designata ad infermeria è troppo piccola per ospitare i 30 lettini che si era previsto utilizzare, al che il Tenente Comandante Sankov risponde che l´allestimento di un ospedale da campo è ora necessario. Il Comandante Alan si dice confidente che per il lungo termine la struttura infermieristica sia sufficiente, ma conviene che durante l´assemblaggio la costruzione di un ospedale da campo temporaneo possa essere utile.

Il Comandante Alan ci informa, rispondendo al Guardiamarina Dijkstra, che l´area selezionata è una zona pianeggiante vicino all´equatore che consente rapido accesso a vari siti di interesse, e che è distante dalle maggiori concentrazioni di predatori tuttavia consiglia di allestire il perimetro, che consiste in un campo di energia, come prima cosa in caso che eventi migratori portino fauna pericolosa nella zona.

Rispondendo alle perplessità del Guardiamarina Thoran il Comandante Alan spiega che la struttura è prefabbricata ed ingegnerizzata in modo da avere il minimo impatto ambientale, il sistema di riscaldamento è già inserito nei pannelli della pavimentazione sotto forma di condutture per liquido riscaldato e che la maggior parte dei moduli di servizio sono già preinstallati nelle pareti.

Il Comandante Alan, salutando, informa che il personale della Genesis assegnato ai lavori avrà libero accesso alla USS Hammond e che i componenti più ingombranti verranno trasportati sulla superficie per mezzo di navette.


Iniziano di lavori per il campo di ricerca in allestimento nelle savane di Mizer, quando il Comandante McDuff, seguito da molti ufficiali e cadetti, si è materializzato nei pressi della zona adibita allo sbarco merci dalla navette, informando quindi successivamente i presenti che la serata sarebbe stato incentrata in una piccola spedizione presso una zona d´abbeveraggio situata qualche kilometro distante dal campo, in modo da poter osservare da vicino l´eventuale fauna presente. Per la missione, è stato possibile utilizzare il mezzo terrestre blindato utile per gli spostamenti progettato appositamente dalla Flotta, la Testudo, e dopo qualche minuto di preparazione il gruppo, adeguatamente a bordo, si allontanava dalla zona franca per raggiungere la pozza d´acqua.

Pochi minuti dopo, l´equipaggio del mezzo ha potuto notare, da lontano nel cielo, un gruppo di Pteranosauri, scansionati con cura dal Comandante Sankov.
Infine la spedizione è giunta nei pressi della pozza, una volta ottenuto il via libera dal Comandante McDuff e dal Guardiamarina Lay l´intero equipaggio del mezzo è sceso dal blindato, in modo da poter perlustrare la zona e recuperare qualche campione. Quasi subito i presenti hanno avvertito delle vibrazioni sul terreno, propagatesi anche in acqua, che erano preludio all´ingresso in scena di un possente Triceratopside, arrivato in zona per abbeverarsi. I presenti si sono dati da fare sia per raccogliere analisi sulla creatura, sia per tentare di raccogliere qualche campione organico dalla stessa (procedura resa possibile dal Triceratopo stesso, che starnutendo sulla povera Guardiamarina Dijkstra ci ha permesso di raccogliere qualche prezioso campione) scattando poi, all´ultimo, una foto ricordo come testimonianza del primo incontro tra l´equipaggio della Genesis ed un sauro. Raccolte le strumentazioni si è poi proceduto nel rientrare al campo.



Il giorno seguente si è proceduto con l´allestimento dell´infermeria da campo e con la sistemazione. A lavori quasi ultimati, uno stormo di volatili appartenenti alla fauna locale ha sorvolato il cantiere distraendo il personale dal lavoro di costruzione. Lo stormo era composto da una trentina di volatili che mantenevano una formazione a W (o a doppia V). Il Guardiamarina Dijkstra è venuta in contatto con una piuma, di lunghezza approssimativa di 20cm, persa da un´esemplare durante il volo, non ha riportato segni di contagio da virus o batteri ma sia lei che il Guardiamarina Treves hanno riferito di un profumo molto gradevole e dall´effetto rinvigorente: entrambe si sono dette felici e riposate.

Altra missione d´esplorazione con la Testudo: dopo essere saliti sul mezzo e ricevute le indicazioni dal personale della U.S.S. Hammond, il personale raggiunge la zona prefissata ed avviava le prime analisi del caso. A qualche minuto dall´arrivo, i presenti notano del movimento nei pressi della foresta fino a quando, davanti la squadra, non sono apparsi due esemplari di Brachiosaurus intenti a rifornirsi d´acqua nel vicino lago. Sono stati analizzati e se ne rilevato quanto segue:



La squadra quindi procedeva con l´iniziare a raccogliere campioni in merito, quando uno dei Brachiosaurus ha starnutito, ricoprendo tutta la squadra di sostanza organica riconducibile a muco e saliva. Questo ha portato il Guardiamarina Kurosawa a sbattere fortemente contro un arbusto, portandolo per un brevissimo periodo in stato confusionale. Dopo aver prelavato campioni di muco e di feci dei due Brachiosaurus la squadra è tornata al campo base.

Dopo le ricognizioni terrestri, sempre continuando il lavoro di allestimento della base, si passa a quelle sottomarine. La squadra mandata all´esplorazione si trova al campo base montato sulla spiaggia designata per le operazioni di analisi del fondale marino. Il comandante Sankov prepara una squadra di immersione mentre sulla spiaggia rimane il restante gruppo, il guardiamarina Kurosawa viene designato al controllo dei parametri vitali della squadra. Dopo aver analizzato un banco di pesci rossi a pochi metri dalla riva (nulla di anomalo da segnalare), la squadra di immersione si avvia alla gabbia posizionata al largo per proseguire le analisi sul fondale. Una volta immersi la squadra si ritrova in un habitat incontaminato, vengono analizzati delle specie di coralli (nulla di anomalo da segnalare) e un banco di meduse (compatibilità con le meduse terrestri al 99%, con un principio di luminescenza). Una volta catturata una medusa per le analisi in superficie, il guardiamarina Kurosawa a riva ci comunica che una forma di vita molto grande si stava avvicinando ad elevata velocità verso la gabbia. Il comandante Sankov ordina l´evacuazione immediata della gabbia, e la squadra rapidamente abbandona il luogo di ricerca arrivando sulla spiaggia in pochi minuti sani e salvi. Una volta a riva, le analisi rilevano che la grande forma di vita era un simil "ittiosauro" terrestre, che si era avvicinata alla riva probabilmente a caccia, ma pochi istanti dopo, un esemplare marino decisamente più grande del primo emerge dall´acqua, attaccando e uccidendo l´ittiosauro, per poi sparire velocemente dalle scansioni dei tricorder. 

Tutto procede per il meglio e senza intoppi, una missione liscia liscia e con molto "effetto meraviglia", ritrovarsi a tu per tu con rettili estinti da migliardi di anni sulla Terra.
Una sera un gruppo di ufficiali si presentava nei pressi della piazza centrale del campo su richiesta del comandante Alan, il quale ha esposto loro una situazione che aveva necessità di trovare una risposta. Infatti spiega al gruppo che nei pressi di una foresta del pianeta è stata rinvenuta la traccia di una fonte energetica, che è stata datata, dalle analisi fatte dal personale della Hammond, a circa mezzo miliardi di anni fa. Il gruppo, con il supporto di due uomini della sicurezza, veniva dunque trasportato a delle coordinate vicino alla foresta. I flottici si ritrovavano dunque in una radura ove il terreno si presentava roccioso ed irregolare, animata solo da qualche arbusto ed attorno degli alberi, che da un´analisi svolta dal tenente comandante Sankov si scoprirono essere alberi di ebano, Diospyros mespiliformis, dall´altezza variabile dai quattro (4) ai venticinque (25) metri. Mentre il tenente comandante cercava di analizzare gli alberi, il guardiamarina Dijkstra ed il tenente Wade cercavano l´origine della fonte energetica, scoprendo essere questa ad est rispetto alla loro posizione, nel mentre il sottoscritto, il guardiamarina Kurosawa ed il guardiamarina Thoran facevano delle analisi alla ricerca di vita animale, scoprendo che non vi era traccia di nessun animale vicino alla posizione del gruppo ed i più vicini erano comunque di piccole dimensioni, tutte più piccole di un cane di taglia media. Mentre il gruppo procedeva verso est sulla radura, ad un tratto sotto il piede sinistro del sottoscritto avviene un cedimento del terreno. Subito si fanno delle analisi che dimostrano che il gruppo è arrivato alle coordinate della fonte di energia, che la zona non è soggetta a fenomeni sismici, che la buca non è particolarmente profonda perpendicolarmente, cinquantaquattro centimetri (54 cm), e parrebbe essere l´ingresso di un tunnel, nel quale secondo una scansione non vi sono esseri viventi se non insetti o esseri grandi quanto dei roditori. Nel mentre altri pezzi di roccia cadono lasciando così scoprire che la buca effettivamente si trattasse di un tunnel. Grazie ad una scansione eseguita dal guardiamarina Thoran si scopre che la fonte di energia è situata a cinque virgola sei metri (5,6 m) sull´asse delle ics (x) e a meno diciassette virgola tre (17,3 m) sull´asse delle ipsilon (y); grazie ad una ulteriore analisi del guardiamarina Dijkstra si scopre che il tunnel ha una pendenza del quarantadue per cento (42%) e che l´aria è respirabile. Il gruppo quindi entra nel tunnel scoprendo che questo tunnel è ampio due metri (2 m) ed alto due metri (2 m), il tunnel appare procedere verso il basso in maniera artificialmente diritta. Il terreno del tunnel non si rivela essere pericoloso essendo questo asciutto e roccioso. Arrivati alla fine del tunnel si presenta davanti al gruppo una parete estremamente liscia, che secondo le analisi del tricorder del guardiamarina Thoran, nasconderebbe la fonte di energia che il gruppo è stato incaricato di trovare. Da un´ulteriore analisi della parete si evince che essa è spessa trenta centimetri (30 cm). Il tenente comandante Sankov intanto passa la mano sulla parete per scoprire che la presenza di alcuni rilievi sul lato destro, questi sembrano disegnare sulla parete uno strano simbolo tribale, così definito dal comandante. A seguito di un tentativo di analisi del simbolo con l´uso del tricorder da parte del tenente comandante, si sente uno scatto sinistro ed il simbolo sparisce dalla parete rocciosa, a seguito di questo evento si sentono altri rumori, la terra inizia a tremare e dal soffitto inizia a cadere della polvere, e mentre il gruppo stava per andarsene a causa di questi eventi, la parete rocciosa, scompare nel soffitto, lasciando aperto un passaggio. Dietro la parete rocciosa si apre una vasta grotta naturale, che si trova più in basso rispetto alla posizione del gruppo che può raggiungerne la pavimentazione tramite una ripida scalinata di pietra. In questa grotta naturale però oltre ad esservi una cascata vi è anche una struttura, di cui in seguito allego foto fatta dal d-note del sottoscritto. Non si riescono a fare ulteriori analisi a causa di un disturbo nei tricorder, probabilmente dato da un possibile campo magnetico nella zona. Il sottoscritto avanza l´ipotesi che quella struttura sia abitata e che se così fosse sarebbe necessario un diverso tipo di approccio alla situazione, onde evitare la violazione della prima direttiva, questa ipotesi non è potuta essere né smentita né confermata a causa dell´impossibilità dei tricorder di fare delle analisi causa interferenze. Il tenente comandante Sankov ha poi ricevuto una chiamata disturbata sul suo comunicatore da parte del comandante Alan, che annunciava che i nostri segni vitali divenivano sempre meno chiari e che sembravano apparire e sparire. Nel frattempo il guardiamarina Thoran cercava di trovare un modo per superare le interferenze, scoprendo che queste non sono di forte intensità e che un potenziamento dei sensori dei tricorder potrebbe permettere il normale funzionamento dello strumento. Il comandante Alan nel mentre dava ordine di rientro per tutta la squadra. 



La sera seguente si è proceduto ad una più approfondita esplorazione dell´intera grotta contenente quella pare una rovina di una qualche civiltà remota sconosciuta.
Per prima cosa la squadra, comandata dal sottoscritto, si è inoltrata all´interno del tunnel già esplorato precedentemente e, come logicamente fatto notare dal guardiamarina Dijkstra, la porta aperta precedentemente dal Tenente Comandante Sankov è rimasta aperta. Ciò potrebbe precludere che all´interno della grotta vi siano ancora specie senzienti che avrebbero dovuto chiudere la porta, ma ciò comunque non esclude che ve ne sia la presenza, magari all´interno dell´imponente struttura che si presentava davanti agli occhi dei componenti della squadra come una sorta di piramide. In questo tratto non sono stati rilevati segni di vita che non erano già stati rilevati dalla spedizione precedente (insetti e piccoli animali). In ogni caso da notare che il tunnel, ad una migliore osservazione, risultava avere pareti piuttosto lisce e quindi non del tutto naturali, probabile che sia stata la civiltà remota stessa a scavarlo all´interno della roccia. Una volta fuori dal tunnel si sono percorse delle scale piuttosto tortuose e umide per poter arrivare al livello del terreno e inoltrarsi verso la struttura. Per poter raggiungere la stessa è stato necessario procedere con la massima cautela, sia perchè il percorso risultava pieno di pozze d´acqua dalla profondità ignota e in quanto i tricorder continuavano a rilevare problemi dovuti ad un qualche tipo di campo magnetico generato all´interno della grotta stessa. Personalmente suppongo che all´interno della struttura vi sia un qualche tipo di elettromagnete naturale in grado di generare il suddetto campo, forse una fonte di energia lasciata dalla civiltà remota. Ci sono state varie ipotesi, che la civiltà possa aver abbandonato il pianeta avendo raggiunto uno stadio evolutivo avanzato, che possa essere stata sterminata da una qualche catastrofe naturale, che abbiano costruito suddetta struttura per poter proteggersi da qualcosa o per proteggere qualcosa, un probabile luogo di culto ma nulla di certo in ogni caso. Sono state notate inoltre due sculture, piuttosto imponenti, di due volti umanoidi; ad una prima analisi con il tricorder SCI le sculture (e quindi le rocce) risultavano essere antiche di circa mezzo miliardo di anni. La squadra si è poi fermata proprio ai piedi della struttura, a forma di piramide (una sorta di ziqqurat) formata da sei gradoni di circa 4 m di altezza, in mezzo sale una scalinata di gradini normali a quanto pare ma impossibili da raggiungere dal momento che la porta principale risulta essere chiusa. Ciò avvarrebbe l´ipotesi che, a meno che gli indigeni non siano stati piuttosto alti, abbiano chiuso qualcosa all´interno e probabilmente cercato di impedire che qualsivoglia cosa, animale o persona possa valicare l´entrata. Inoltre il signor Kurosawa inoltre ha fatto notare come la piramide, se da lontano sembrava essere costruita di roccia, in realtà risulti un qualche tipo di metallo, potrebbe essere più recente rispetto ai due volti umanoidi in roccia.

La sera seguente la squadra è giunta senza problemi ai piedi della piramide,ripercorrendo lo stesso percorso della sera precedente, con la differenza che ora, con i tricorder modificati con un amplificatore di segnale, è stato possibile individuare altre forme di vita e triangolare la posizione della fonte del campo magnetico presente nella grotta. Come supposto dal sottoscritto, la fonte del campo magnetico è nella piramide, anche se non sono del tutto sicuro che sia la piramide stessa la fonte di questo campo magnetico (in quanto non è rocciosa ma di una qualche lega metallica sconosciuta, come si rilevava dalle scansioni del signor Kurosawa) o qualcosa al suo interno, in questo le scansioni non sono state in grado di darci una risposta esaustiva. 
Il gruppo si è inizialmente trovato ad affrontare la difficoltà della porta sigillata e, in maniera analoga all’accesso al tunnel, si sono rilevati dei simboli tribali di forma circolare, simili ma in parte diversi tra loro con dei disegni interni. Il signor Kurosawa ha riconosciuto tra essi lo stesso simbolo toccato dal Tenente Comandante Sankov per aprire l’accesso al tunnel ma, sotto mio suggerimento, è stato opportuno chiedere al Tenente Comandante Phren, archeologo della USS Hammond, delucidazioni in merito, se vi erano riscontri con altri tipi di simboli già presenti nel database della Flotta. La risposta dell’archeologo non è stata in grado di fornirci una traduzione dei simboli, che suppongo siano un sistema ancestrale di scrittura, ma al contrario, ha detto che simboli e forme simili sono riscontrabili nella storia di diverse civiltà terrestri, in particolare del sud America, e denobuliane. Suppongo che, data l’antichità della porta che sottoposta a scansione risultava avere anch’essa mezzo miliardo di anni, tutto ciò abbia a che vedere con una sorta di “culla della civiltà”, a meno che la somiglianza tra le scritture non sia frutto di un caso fortuito, possibilità remota a mio avviso.
Il Comandante Shrea ha ritenuto opportuno farsi legare conuna corda, premere il simbolo individuato dal signor Kurosawa e farsi strattonare per evitare l’azionarsi di eventuali trappole meccaniche, ma ciò non è servito
in quanto al tocco del simbolo la porta davanti ai nostri occhi si è aperta, senza far scattare trappola alcuna.
All’interno della struttura vi era un corridoio principalecon una serie di globi luminosi incastonati nel soffitto che ci permettevano di vedere. Il sistema che alimenta i globi risultava essere simile ai sistemi di generazione di energia elettrica terrestri, il che fa pensare che vi sia più di un legame tra i terrestri e tutto quello che abbiamo riscontrato fin ora. Qui purtroppo, nonostante le modifiche ai tricorder, non è stato possibile effettuare
scansioni a lungo raggio. Nonostante il mio tricorder fosse impostato per scansioni cicliche sui segni vitali, è apparso da un corridoio secondario e preceduto da un grido gutturale un esemplare di dilofosauro, dinosauro terrestre estinto, che ha aggredito e ferito gravemente il Comandante Shrea che ha perso parecchio sangue. Repentinamente il dottor Wade, il guardiamarina Dijkstra e il Comandante Shrea sono stati teletrasportati sull’infermeria dellla Genesis per cure immediate. L’esemplare di dilofosauro è stato poi stordito dai colpi di
numerosi phaser. I rimanenti, guidati dal tenente T’Poovik, dopo averascoltato altre grida simili, hanno deciso di iniziare a sparare ai globi malfunzionanti, sperando di poter spaventare gli altri dilofosauri, ma,
provando ad uscire dalla caverna, il gruppo si è trovato ad affrontare altri dilofosauri. Sotto mio suggerimento siamo tutti stati teletrasportati sulla Genesis, evitando quindi il confronto.

Inutili le tempestive cure dell´Ufficiale Medico Capo sulla Genesis: alle ore 01.05 viene dichiarato il decesso per arresto cardiaco del Tenente Comandante zh´Faira Rhela Shrea.



Dopo qualche giorno viene convocata una riunione preventiva per discutere il da farsi per il prosieguo della missione su Mizar I. In un primo momento si sono discusse le attività di analisi da eseguire, analisi sia sul sistema stellare,in particolare proprio sulle stelle del sistema e sul loro stato attuale, e sia sui campioni raccolti, campioni di acqua, flora locale e rocce; in particolare ritengo che sia necessaria la datazione specifica di ogni campione. In seguito si è discusso sul problema dell´esplorazione della piramide, in particolare della possibile presenza di altri dinosauri all´interno della stessa. Il signor Wade ha proposto l´utilizzo di tute EVA in quanto dovrebbero essere più resistenti ad un eventuale attacco da parte dei dinosauri. Il sottoscritto e il signor Sankov abbiamo suggerito di delimitare la piramide con un campo di forza, una volta all´interno, in modo da debellare il problema di eventuali attacchi da parte di dinosauri dall´esterno della piramide stessa; ciononostante si dovrebbe pensare ad eventuali dinosauri all´interno della struttura, qui il suggerimento di porre delle trappole in modo da poi studiare l´interno della piramide con calma. Il comandante McDuff ha però detto che gli ordini che ci sono stati impartiti sono semplicemente sfruttare il tempo che abbiamo, non un minuto di più per terminare l´allestimento della base e, una volta terminato il tutto, salpare.

In seguito alla riunione è stata organizzata una squadra mista tra ufficiali e cadetti per continuare la missione all´interno della Piramide, scoperta in una caverna su Mizer I. Vistil decesso del Comandante Shrea, il Tenente T´Poovik ha richiesto una maggiore preparazione prima di entrare in suddetto sito. Per la prima volta su Mizer I, infatti, sono state utilizzate le Suite EVA e il Guardiamarina Lay ha fornito all´intero gruppo un supplemento tattico: granate stordenti. In più, prima della discesa della squadra sopracitata, una squadra della Sezione Ingegneria, supportata dalla squadra Alpha della Sicurezza della USS Genesis, ha installato degli amplificatori nella struttura per risolvere i problemi di diffusione di segnale riscontrati nelle precedenti spedizioni.
Il gruppo così equipaggiato inizia nuovamente la discesa nella caverna. Su ordine del capo-squadra, Tenente T´Poovik, vengono effettuate da parte della quasi totalità del gruppo della scansioni cicliche a prevenire nuovamente il sopraggiungere inaspettato di uno dei dinosauri che abita queste terre. Le scansioni non hanno portato ad esiti positivi, così il gruppo ha continuato in tutta tranquillità. Superato il punto di stallo della precedente missione, il gruppo si ritrova di fronte ad una nuova porta. Dopo le scansioni effettuate dai Guardiamarina Thoran e Shiba, è stato constatato una bivalenza nella tipologia di apertura: manuale e elettrica. E´ stato optato per utilizzare quella manuale che, infatti, ha aperto tale porta senza nessun tipo di problema. 
All´interno della nuova stanza, un panorama insolito all´interno della piramide: un grosso cilindro metallico collegato a quelli che poi si è capito essere consolle di comando.
Grazie alle scansioni del Guardiamarina Thoran, Shiba e del Cadetto Colleoni, si è potuto verificare lo stato energetico del macchinario (che risultava essere non operativo). In particolare i due Guardiamarina hanno potuto comprendere parte del meccanismo. Infatti tale cilindro dovrebbe essere un reattore energetico di un tipo sconosciuto (non si è potuto approfondire) e, appunto, sono stati identificate le consolle di comando per quello che erano. Su consiglio dei due Guardiamarina, il Tenente T´Poovik ha ordinato di estrarre una di queste consolle e portarle a bordo della USS Genesis per poterla analizzare e studiare in maniera più efficace.

Nella serata del 21 settembre il comandante McDuff convoca una riunione in sala tattica. Il comandante Alan, in collegamento video, pur dicendosi soddisfatto per l´aiuto dato (limitatamente all´allestimento del campo) dall´equipaggio della USS Genesis, esprime forti lamentele e disapprovazione per le decisioni prese in merito a "liberare un aracnide non autoctono" su Mizer I, e a "prelevare senza autorizzazione un macchinario potenzialmente pericoloso e sconosciuto" dalla piramide. Il comandante Alan ritiene che l´equipaggio della USS Genesis abbia agito senza le necessarie autorizzazioni e richiede, inoltre, una copia di tutti i dati raccolti durante la missione e la riconsegna del materiale sottratto al sito archeologico. Comunica che la base è pronta e sarà intitolata al tenente comandante Shrea, in segno di rispetto. Chiusa la comunicazione, il comandante McDuff ordina la partenza entro tre giorni e richiede a tutti collaborazione nei confronti della giornalista Eriksson.

Con la meraviglia negli occhi ed un peso nel cuore, la Genesis riparte verso altri strani, nuovi mondi...