Libro dei racconti

In questa sezione puoi leggere le nostre ultime 4 avventure (quest) in forma di racconto. Il Libro dei racconti è scritto dai master che hanno organizzato la quest.
L'intento è quello di permettere a chiunque si connetta di avere un riassunto della situazione di bordo, senza dover leggere tutti i rapporti che molto spesso contengono i dati ma non i punti salienti della quest.
Ovviamente all'interno del gioco, nella sezione on, si potranno leggere anche i rapporti per avere maggiori dettagli.

7.03 - NATALE A GIBILTERRA

08-12-2020

La USS Genesis ha ricevuto l´ordine di mettersi alle dipendenze dell´ammiraglio Roderick Owen, al comando della Task Force Odyssey della XXII Flotta presso la Starbase 81, soprannominata "Gibilterra".


La base si trova in un settore in larga parte inesplorato, nei pressi dei confini dell´Egemonia Gorn e dell´Impero Klingon, un posto tranquillo insomma. Nessuno sa ancora di preciso che compiti dovrà svolgere la Genesis in questo nuovo settore, ciò che è certo è che è stato chiesto di prepararsi a una serie di ricognizioni ed esplorazioni a lungo raggio e si prospetta un lungo periodo di vita nello spazio per l´equipaggio.
Fino ad ora l´Ammiraglia ha svolto più che altro missioni di rappresentanza, di prima linea ed incarichi speciali e nessuno sa bene come reagire alla possibilità di venire impiegati come vascello da esplorazione.
Dalla prima riunione con l´Ammiraglio emerge che la Task Force Odyssey ha lo scopo ufficiale di esplorare lo spazio sconosciuto al di fuori della Federazione, ma anche per organizzare una ricerca a tappeto della USS Lavoisier NCC-1416: nave di classe Newton sotto il comando del Capitano Isarah e avvistata l´ultima volta un anno fa proprio presso Igarus VI (le prime ricerche della nave hanno portato alla scoperta della Stazione). È composta da 5 vascelli: La USS Genesis, la USS Insight, la USS Pathfinder, la USS Prospector e la USS Stardust, ad ognuna delle quali viene affidata la missione di ricerca della USS Lavoisier in una parte dello spazio inesplorato. La mission è articolata in tre punti: 
1. Esplorare la regione di spazio assegnata; 
2. Scoprire che fine ha fatto la USS Lavoisier; 
3. Costituire una rete di ripetitori di comunicazione subspaziale man mano che si procede con l’esplorazione.

Di certo c´è che l´equipaggio passerà le feste in un ambiente del tutto nuovo, ma ciò non ha impedito ad ufficiali e marinai di tentare di mantenere alto il lo spirito festoso, addobbando i compartimenti della nave e preparando la cambusa e le cucine a servire i pasti speciali per le festività.


04-01-2021

L´equipaggio non ha di certo sprecato il tempo passato in porto sulla Starbase!
Nell´arco di una settimana i membri dell´equipaggio sono entrati in contatto con diversi abitanti della stazione, in modo più o meno proficuo.

Laxs Vontriexx del Quasar Bazar

Un boliano con un negozio di antiquariato e rarità dai quadranti alfa e beta, oltre che libraio e tipografo. Ha venduto diversi oggettini interessanti ad alcuni membri dell´equipaggio, tra cui 3 misteriosi chip alieni.

Yumpo Phug 

Un peculiare alieno che è entrato in contatto con alcuni flottici, dimostrandosi collaborativo e fornendo alcune dritte agli scienziati per rimettere in sesto i laboratori. Si è qualificato come un esploratore e sembra tenere in alta considerazione i membri della Flotta Stellare, oltre ad essersi dimostrato molto interessato alla Genesis.

Salvatore Belardo del Salvatore´s Iland

Terrestre, giovane ed intraprendente. Ha una bottega di alimentari sulla stazione presso cui fa arrivare le più ricercate prelibatezze dai quadranti. Da lui passano sicuramente i prodotti enogastronomici più rari, apprezzati e ricercati. Ha già avuto occasione di allietare l´equipaggio con le sue sontuose preparazioni.

Nel corso di normali giri di controllo e di "esplorazione" della Starbase 81, alcuni flottici incappano in quella che inizialmente pare una curiosa anomalia di sistema di un terminale alieno quasi ignorato sulla base, legata a qualche arcaico meccanismo dell´antica stazione stessa: una proiezione tridimensionale che si qualifica come Intelligenza Virtuale Olografica (I.V.O.).

L´inaspettato costrutto spinge i suoi scopritori ad avventurarsi in meandri sconosciuti della Stazione presso il livello 11 della sezione Abila, qui si avventurano in un intricato sistema di condotti e cunicoli fino a scoprire un ambiente misterioso, vuoto ed apparentemente inutile... Una grossa stanza a pianta rettangolare ricoperta da una griglia ad impalcatura metallica tempestata di specchi, obbiettivi e lenti, perimetrata da dei tappeti a scorrimento, servita da una immensa rete di cablaggio ODN.

Parallelamente altri colleghi giungono in un ambiente di manutenzione alieno, riuscendo ad "evocare" I.V.O. da un nuovo terminale in loco e da qui si scopre la natura del sottolivello nascosto: si tratta di una struttura di servizio per l´uso e la manutenzione di un fantomatico "Sistema di Intrattenimento ad Oloproiezione".
Dunque due gruppi dell´equipaggio della Genesis in collaborazione riescono a dare un senso alla natura della sala misteriosa, deducendo che si tratti proprio del fulcro di quel sistema di oloproiezione.
Lavorando in sinergia da più ambienti diversi e con le indicazioni di I.V.O. si riesce a rimettere in funzione il sistema, ma non senza sorprese... Un firewall di protezione dei sistemi si materializza nel mondo fisico sotto la forma di Gorn olografici che assalgono gli esploratori della Base: si tratta di vere e proprie forme fisiche, tangibili ed in grado di offendere, tanto che la situazione viene salvata senza gravi danni a persone solamente staccando temporaneamente l´alimentazione ai sistemi di proiezione olografica.

Contestualmente analisi condotte su alcuni chip alieni recuperati dalla bottega di Laxs Vontriexx rivelano come tali dispositivi contengano in memoria file multimediali e stringhe di codice irriproducibili dalle interfacce e dai sistemi informatici federali.

Un nuovo tentativo di riattivare i sistemi di oloproiezione va a buon fine e chi si ritrova nella sala misteriosa si ritrova immerso in un ambiente bucolico oloproeittato, estremamente realistico e ricco di stimoli tattili, sonori e addirittura olfattivi.

Ulteriori analisi sui chip e i dispositivi alieni rivelano un vero e proprio archivio di proiezioni naturalistiche minuziosamente rappresentate, immersive e realistiche. Mentre nei giorni successivi viene ritrovato un ulteriore chip (il quarto), che dato in pasto a I.V.O. ha installato gli strumenti necessari alla programmazione olografica guidata, così che ora che eventuali pionieri della programmazione potrebbero essere in grado di modificare o plasmare gli ambienti olografici resi possibili dalla struttura.

Nel frangente l´equipaggio fa la conoscenza di un´ulteriore figura: Rupert La Fayette

Trattasi dell´amministratore delegato della "Geological Prospection and Deep Space Facilities", partecipata sotto il ministero federale dello Sviluppo e dell´Energia, approdato sulla Starbase 81 su contratto del ministero per eseguire alcune prospezioni geologiche nel sistema Igarus. Parlando ed informandosi per la Stazione si è risaliti ad una preesistente antipatia tra Laxs Vontriexx e La Fayette per alcuni problemi di affari (il facoltoso minatore tra le altre cose sta sul mercando vendendo materie prime preziose e altre rarità, pane quotidiano per Laxs). Indiscrezioni del boliano dunque hanno rivelato ad alcuni membri dell´equipaggio della Genesis che La Fayette sarebbe stato in possesso di un ulteriore chip dalle origini sconosciute, che finora si è sempre rifiutato di vendere, nonostante le pressioni dell´antiquario, convinto che si tratti di un pezzo dello stesso set venduto qualche giorno prima.

Si è dunque optato per andare in trattativa col magnate per ottenere il peculiare oggetto alieni, ma un cadetto avventato avrebbe deciso di agire e non tanto per sottile... finendo per sottrarre il chip con mano rapida sulla soglia dei dock, mentre La Fayatte era in procinto di partire per il suo giro esplorativo del sistema, a bordo della S.S. Smoug.


Il padrone della Smoug, tuttavia, non ci ha messo molto ad accorgersi della mancanza del suo chip (che considerava come un portafortuna, per ragioni ignote ai flottici) ed è dunque entrato in una torbida trattativa, convincendo taluni ufficiali superiori a secretare i file sulle ricerche della sala ologrammi in vista di successive trattative ed analisi sulla tecnologia ritrovata e rimessa in funzione.

Nel frattempo il chip di La Fayette è stato comunque installato nei sistemi della Starbase, dando come conseguenza il potenziamento delle facoltà di I.V.O., che successivamente è stato in grado di interfacciarsi con il database federale e con il sistema informatico della Base, sbloccando le piene funzionalità di interfaccia dell´Intelligenza Virtuale.
Con le nuove potenzialità e il nuovo flusso di dati gestibile dall´interfaccia olografica essa è stata interrogata circa la sua natura, rivelando tre elementi chiave sul alcuni dettagli del passato della Stazione a cui si è riusciti ad accedere:

  • La meno recente attivazione di I.V.O. risale a circa 150 anni fa, mentre però la base è antica almeno di 2000 anni
  • In memoria vi sono i dati biometrici riferibili all´orbita oculare di un soggetto registrato come "Soprintendente Nedran" 
  • Il sistema Igarus era salvato in archivio come Anagrass; vi era inoltre una carta stellare che lo collocava in un punto dello spazio dove presumibilmente doveva trovarsi tra i 206 e i 218 anni fa
  • Schemi della SB81 rivelano come in realtà gran parte dello spazio della stazione sia in realtà inutilizzato

E con queste scoperte ed incontri si è concluso il primo ciclo di indagini per scavare più a fondo della storia della Stazione Gibilterra, oltre che con la consapevolezza che a quanto pare si sia toccata solo la punta dell´iceberg.